Discussione pubblica in vista di COP15 a Copenaghen

Sabato 24 ottobre, ore 21
Circolo arci Scighera
via Candiani 131 (zona Bovisa), Milano

Nel dicembre 2009 i governi del mondo si riuniranno a Copenhagen per la XV Conferenza ONU sul Clima (COP15), che dovrà trovare un successore al Trattato di Kyoto. Sarà il più grande vertice sul cambiamento climatico di sempre. Anche USA, Cina e India saranno della partita. Aziende e governi dei paesi sovrasviluppati vogliono imporre false soluzioni di mercato come la compravendita delle emissioni che non arrestano la tendenza al surriscaldamento globale. I movimenti di azione climatica chiamano a manifestare il 12 dicembre nella giornata mondiale sul clima e ad unirsi all’azione di massa nonviolenta del 16 dicembre per occupare per un giorno il centro congressi Bella Center dove si terrà la conferenza dei potenti del mondo. Le mobilitazioni a Copenhagen e nel resto del mondo sono in crescita. I campeggi di azione climatica e altri movimenti di giustizia ecologica denunciano le multinazionali del carbone e del petrolio e sperimentano praticamente quale può essere un futuro sostenibile. Il 24 ottobre è anche la giornata di mobilitazione della campagna globale “350” ispirata da James Hansen, lo scienziato della NASA che fra i primi rilevò il riscaldamento globale, per riportare la concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera a 350 ppm, pena la catastrofe climatica già alla a metà di questo secolo.

Intervengono:
Alex Foti, Climate Justice Action (CJA), rete globale di movimento
Paolo Di Francesco, ecoistituto “Terre Mutanti”, riferimento italiano Campagna Globale sul Clima
Paolo Gerbaudo, giornalista del manifesto e attivista Climate Action Camp

Ingresso libero con tessera Arci
Possibilità di parcheggio biciclette nel cortile interno

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One Response to Discussione pubblica in vista di COP15 a Copenaghen

  1. chiatos says:

    ciao. sono chiatos della cooperativa alekoslab e di granara. mi affaccio per iniziare a prendere parte a questo confronto nascente. ringrazio chi lo ha iniziato a rendere possibile. l’appuntamento di copenaghen è una sorta di attrattore politico: l’attenzione e le intelligenze che gli si rivolgeranno potranno essere centuplicate o disingrate, come in un buco nero. remeber genova. vorrei proporvi che non si trascurino due cose:
    -guardare noi stessi (nonsoloversus) e partire da quanto esiste già in termini di pratiche realtà e immaginari creativi (come mi pare insegnano i climate camp inglesi), anche, ma non solo, in termini di consapevolezza sulle azioni dirette nonviolente
    -prendersi un momento per riflettere sulla nostra storia recente. per fare questo mi piacerebbe condividere una lettura: è un articolo di wuMing1 apparso all’inizio dell’anno. per “la collocazione del suo punto di vista nel movimento” e il respiro delle idee che propone, mi sembra possa essere un buon punto di partenza:
    http://www.wumingfoundation.com/…/giap6_IXa.htm-
    a presto. chiara

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